Ecco la domanda provocatoria che si presenta nella pagina principale del sito ufficiale (www.stripe.com), quasi a voler sottolineare l'oggettiva difficoltà che incontrano gli sviluppatori del web nell'implementare le funzionalità bancarie e transazionali.
Ed effettivamente le implementazioni e le ore di lavoro si vanno sprecando a cominciare da Unicredit, X-Pay, Banca Sella e il nostro amato/odiato PayPal che cerca disperatamente di offrire soluzioni sempre più integrate che vanno puntualmente a "cozzare" con la politica severa e poco elastica che viene adottata (vedi commissioni applicate secondo percentuali variabili nel tempo e non facilmente scorporabili dai bilanci).
Stripe, così viene chiamato il nuovo concept Americano che dispone di API per l'interfacciamento con vari linguaggi di programmazione (Ruby, PHP, Python e moltri altri).
La promessa è di una commissione più bassa di quella di PayPal e dei contratti base con gli istituti di credito bancari, e sicuramente di una maggiore versatilità di integrazione.
Unico neo: siamo costretti ad attendere l'apertura per il mercato Italiano... strano vero?
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